I Tamburini

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chi siamo

La nostra storia ha radici lontane

Sin dal 1965, nel mese di Agosto, i vicoli del centro storico duecentesco in cotto del Comune di Sarnano si riempiono del suono dei Tamburi delle quattro contrade di Abbadia, Brunforte, Castelvecchio e Poggio, impegnate nell’organizzazione dell’avvincente Palio del Serafino che, nonostante le numerose interruzioni, può vantare di essere una delle più antiche rievocazioni della Regione Marche.

Nel 2002, su iniziativa dell’Ente Palio del Serafino, alcuni elementi provenienti dalle varie contrade hanno dato vita al gruppo Tamburini del Serafino, che da allora apre l’annuale corteo del Palio affiancandosi ai gruppi delle varie contrade.

I Tamburini promuovono Sarnano e la manifestazione tramite la partecipazione a diverse rievocazioni storiche della provincia: la disfida del bracciale di Treia, La contesa della Margutta di Corridonia, il Palio del Duca di Acquaviva Picena, la rievocazione Medievalia di S. Ginesio, La giostra del Ponte del Diavolo di Tolentino, Mogliano 1744, il Palio dei Castelli di San Severino Marche, la Corsa alla Spada di Camerino, il Palio dei Terzieri di Montecassiano e tante altre.

Il gruppo si è esibito anche fuori regione: a Varese, in Vaticano davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II e nel 2019 alla rievocazione storica Federicus di Altamura.

Nel periodo Medievale, i tamburi, insieme alle campane e ai fuochi, erano strumenti di comunicazione dei messaggi pubblici del tempo: accompagnavano i banditori sulle piazze e annunciavano sia momenti di festa e solennità che l’approssimarsi di pericoli e le mobilitazioni. Nei momenti di guerra, i rullanti, indispensabili per attenersi fedelmente alla tradizione medievale e conosciuti con il nome di tambourin, scandivano il tempo di marcia dei militi e impartivano ordini e disposizioni tramite i diversi suoni e ritmi.

Purtroppo la gran parte dei ritmi che venivano eseguiti dai vari eserciti non fu mai annotata su carta ma tramandata ai nuovi tamburini, sia per motivi pratici che di sicurezza, dato che il nemico non doveva certo riuscire a scoprire i suoni di marcia (marche) e i vari segnali dell’allarme (allarum), dell’avvicinamento (approache), dell’assalto (assaulte), del combattimento (battile), della ritirata (retreate), e ogni altro segnale che occorreva riconoscere.

Nel periodo Medievale, i tamburi, insieme alle campane e ai fuochi, erano strumenti di comunicazione dei messaggi pubblici del tempo: accompagnavano i banditori sulle piazze e annunciavano sia momenti di festa e solennità che l’approssimarsi di pericoli e le mobilitazioni. Nei momenti di guerra, i rullanti, indispensabili per attenersi fedelmente alla tradizione medievale e conosciuti con il nome di tambourin, scandivano il tempo di marcia dei militi e impartivano ordini e disposizioni tramite i diversi suoni e ritmi.

Purtroppo la gran parte dei ritmi che venivano eseguiti dai vari eserciti non fu mai annotata su carta ma tramandata ai nuovi tamburini, sia per motivi pratici che di sicurezza, dato che il nemico non doveva certo riuscire a scoprire i suoni di marcia (marche) e i vari segnali dell’allarme (allarum), dell’avvicinamento (approache), dell’assalto (assaulte), del combattimento (battile), della ritirata (retreate), e ogni altro segnale che occorreva riconoscere.

Nonostante ciò, il Gruppo Tamburini del Serafino cerca di riproporre sonorità di altri tempi attraverso i ritmi di tamburi da parata realizzati artigianalmente e i rullanti, i quali riescono a creare, alternandosi e sovrapponendosi, sonorità suggestive e ormai perdute.

Come nella tradizione medievale, i ritmi vengono tramandati ai tamburini più giovani in un percorso basato sul coinvolgimento delle nuove generazioni, la condivisione dei valori associativi, la divulgazione, la salvaguardia e la valorizzazione, attraverso l’impegno concreto nella rievocazione storica, del patrimonio culturale, storico e artistico connesso al territorio.

Per informazioni e proposte di partecipazioni a manifestazioni e rievocazioni storiche potete contattarci al seguente indirizzo: tamburinidelserafino@gmail.com